“Il
magnesio è una sostanza naturale capace di agire a livello delle cellule
nervose come stabilizzante del tono umorale alleviando gli stati di ansia e
depressione.”
Questa è una
frase effetto trovata sulla confezione di un assorbente!
Dunque,
basta assumere nella propria dieta un po’ di magnesio e serotonina (anche nota
come l’ormone della felicità) e voilà l’umore è appagato: tutti vivono felici e
contenti.
Addio bronci. Adieu piagnistei. Good
bye tristezza.
Ma a pagare il salassato conto (tutto ha un prezzo, questo si sa) è il nostro, ancora più felice di noi, tessuto adiposo. In modo particolare quello delle natiche...
Ma a pagare il salassato conto (tutto ha un prezzo, questo si sa) è il nostro, ancora più felice di noi, tessuto adiposo. In modo particolare quello delle natiche...
Eh già.
Questi naturali elementi chimici, indovinate un po’ dove alloggiano
preferibilmente?
Ovvio
no?!
Cioccolato.
C I O C C
O LA T O: che termine meraviglioso.
Gustoso.
Delizioso.
C I O C C
O LA T O.
Già solo
a pronunciarlo si sta bene!
C I O C C
O LA T O.
In poche
parole il cioccolato è la cura dell’umore, e l’ingrasso dei culi... Tutti i
culi: nessuno ne è immune, nemmeno
quello dei maschietti.
L’umore.
Singolare
enigma. Dicono (l’autrice dissente e si discosta da questo generico pensiero)
sia stato, di tutto punto, inventato dalle donne per motivare un costante e brusco cambiamento di stati d’animo manifestantesi soprattutto
durante la fase antecedente il ciclo mestruale (anche nota come sindrome
premestruale)... E non solo (quest’ultimo è un punto di vista prettamente
maschile)!
Ciò è
vero se gli uomini considerassero a cosa siamo soggette all’incirca ogni ventotto
giorni. Una valangata di ormoni, estrogeni e progesterone, che vengono riversati
nel torrente sanguigno dalle nostre gonadi, su e giù per tutto il corpo: ecco a
cosa siamo soggette.
Ora,
l’autrice potrebbe affermare che gli uomini sono limitati, che non comprendono e
non si sforzano nemmeno di capire il mondo femminile, ma così facendo
apparirebbe di parte e verrebbe subito additata come una femminista dai
maschilisti. Dunque, poichè l’autrice, è sì una donna, ma vuole essere imparziale
e non vuole cadere nel banalissimi clichè riguardanti l’eterna lotta tra donna
e uomo, si limiterà a non commentare oltre quest’argomento.
Dunque si
cercava di capire, di dare un senso all’umore.
Certamente
non è la donna l’artefice di un cambiamento di umore che può essere
repentino, anche all’interno di una sola giornata (mea culpa: in questo noi
donne siamo espertissime maestre), o che le alterna in tempi relativamente più
lunghi.
Sbalzi
d’umore li ha chiamati qualcuno.
Lunaticismo
ha annunciato qualcun altro.
Certo è
che quest'altalena emotiva non ha mai portato giovamento
ad alcuno: nè all’attore che indossa i panni del: “Sono felicissimo, la mia
vita è super! E’ top. E’ yeah!” per poi affermare: “Voglio solo morire di
stenti.”; come d’altro canto non gioisce il malcapitato spettatore che assiste
sgomento ad un simile teatrino di pura follia! E non si deve affatto escludere che
le due parti possano capovolgere i ruoli da un momento all’altro.
E allora
che dire?
Cosa fare,
come comportarsi?
Ci si
deve preoccupare dello spettatore perchè non resti troppo scottato dalla vostra
sublime interpretazione che fa quasi paura?!
O ci si
deve lasciar soggiogare dall’umore, questo misterioso uomo in frack (è così che
l’autrice lo immagina) che con uno sguardo accattivante come non mai ti invita
a seguirlo, non si sa dove, nè perchè?!
Sembra
una bomba ad orologeria: può scoppiare non si sa come, nè quando!
Respirare.
In questi
momenti si deve respirare.
Chiudere
gli occhi e respirare.
Chiudere
gli occhi, svuotare la mente e respirare.
Inspira
ed espira.
Inspira
ed espira.
Respirare.
Quando
finalmente si è consci di aver scongiurato un attacco d’ansia o una crisi di
pianto, bè allora si è pronti per poter divorare un stecca di cioccolato e
ingurgitare avidamente quintalate di magnesio e serotonina!
Che
credevate?!
Non
esistono mica altri rimedi...
La
scienza non sbaglia mai.
O quasi
mai!